Il design nel tempo cambia, si adegua alle nuove visioni, ai gusti e alle esigenze. Proprio le nuove necessità sono uno dei maggiori punti di richiesta dell’innovazione nell’ambito degli arredamenti d’interni.
Le nuove opportunità che si presentano, per la verità già da qualche anno, sono relative alle problematiche di spazio degli ambienti in cui si vive. Appartamenti sempre più piccoli che necessitano di arredamenti adeguati e che garantiscano una vivibilità adeguata.
Prima di capire quali sono le soluzioni fornite dai designer per fare fronte a questi bisogni, vediamo qual è la normativa di settore, per capire su quali superfici minime è possibile operare per arredare una casa e renderla confortevole allo stesso modo degli appartamenti più ampi.
Il testo di riferimento è il Decreto ministeriale del 5 luglio 1975 (modificato dal D.M. 09/06/1999), “Modifiche alle istruzioni ministeriali del 20 giugno 1896 relativamente all’altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali da abitazione”. Le dimensioni minime previste dal Decreto sono di: 2,70 metri in altezza, riducibili a 2,40 per corridoi, disimpegni e case situate in comuni al di sopra dei 1.000 metri dal livello del mare. Per quanto riguarda la superficie, che è quella che ci interessa maggiormente ai fini dell’arredamento, i parametri sono di 14 metri quadrati minimi per ogni persona e sino a 4 e di 10 metri quadrati per i successivi.
Le proposte che i designer oggi propongono sono veramente interessanti, in grado di ottimizzare al massimo gli spazi vivibili, anche quelli dei bagni. Dai sanitari sospesi senza l’ingombrante colonna di scarico sino ai box doccia in vetro o policarbonato, in questo modo c’è un “aiuto” visivo nel non affollamento degli arredamenti bagno, i quali hanno una distruzione e una luce più adeguata alle dimensioni ridotte del bagno.
Naturalmente le idee di arredamento non mancano neanche per gli spazi abitativi della casa. Queste sperimentazioni trovano la loro massima applicazione a New York, patria dei monolocali, anche se è una tendenza che man mano si sta diffondendo anche in Italia.
Fra gli esempi maggiormente interessanti, anche se sono tantissimi, possono essere citati i mobili “trasformabili”, in cui ogni componente ha la sua doppia funzione, di modo che in un unico spazio vengono soddisfatte più esigenze. Il letto abbattibile, ad esempio, un classico che viene riproposto per adeguare l’arredamento alle nuove esigenze, oppure nei casi in cui le pareti lo consentano di “incassare” librerie e armadi, sfruttando razionalmente al massimo l’abitabilità a disposizione.
In altre parole per gli arredamenti non è necessario che ci siano grandi spazi, ma è importante sapere gestire al meglio e in maniera razionale quello che si ha a disposizione