Oltre alle ristrutturazioni, adesso anche detrazioni anche per l’acquisto di mobili

Buone notizie con la fine dell’estate, grazie all’approvazione del Decreto legge n° 63/2013, convertito nella Legge 90/2013 e relativo alle disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia.

Questo provvedimento, ha riconosciuto la detrazione sino al 50% anche sulle ulteriori spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonchéA per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Con questo provvedimento legislativo, infatti, viene riconosciuta “una detrazione dall’imposta  lorda,  fino  a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50  per  cento  delle ulteriori spese documentate  per  l’acquisto  di  mobili  finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.  La  detrazione di cui al presente comma, da ripartire  tra  gli  aventi  diritto  in dieci quote annuali di pari importo, è  calcolata  su  un  ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.” (art. 16 comma II).

Si tratta, in altre parole, di un provvedimento che mira a favorire sia le ristrutturazioni sia il rinnovamento interno con detrazioni appositamente previste a tal fine. Tali detrazioni di notevole consistenza in termini economici, passano, infatti, dal 36% al 50%. I potenziali beneficiari della detrazione sono tutti coloro che hanno sostenuto spese di ristrutturazione tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2013, termine della proroga di cui al comma I dell’art. 16, precedentemente al 30 giugno scorso.

Il bonus mobili, che come espressamente indica la disposizione normativa è di 10.000 euro, è in aggiunta al massimale previsto per la ristrutturazione, che è pari a 96.000 euro.

Di notevole importanza appare il fatto che l’agevolazione fiscale può essere sfruttata anche se gli arredi da acquistare  non sono destinati alla parte oggetto di ristrutturazione. In altri termini è possibile ristrutturare il bagno e in quel contesto acquistare mobili per le altre stanze e usufruire della detrazione.

Per potere usufruire della detrazione pari al 50%, così come comunicato dall’Agenzia delle Entrate, occorre che i nei bonifici siano indicati: la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Tali detrazioni spettano ad una platea abbastanza vasta: il proprietario o il nudo proprietario; il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); l’inquilino o il comodatario; i soci di cooperative divise e indivise; i soci delle società semplici; gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce

 

 

 

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